Martedì 3 novembre, proteste a Torino e non solo. Sagaci e procaci riflessioni sui moti di piazza.

Dalle periferie al ritmo della trap (vuoi vedere che ci troviamo qualcosa di buono?), giovani immigrati e altra gentaglia cala nel decrepito centro di Torino a far casino. E per me va benissimo. Che Questura e Prefettura vaneggino pure di regie occulte…

E i rivoluzionari seri cosa ne pensano? Vanno bene le masse incontrollate oppure sono un ammasso di populisti reazionari forconi qualunquisti ultras destroidi tossici e rumenta varia? Oppure… ci siete andati e vi siete divertiti ma… non se ne deve parlare?

Il contagio: per me -e non scherzo- sono due le situazioni letali: ascensori e trasporti pubblici.
A proposito: è vero che non c’erano fondi per potenziarli? E ancora ora, continuiamo a sottovalutare la questione andando ognuno con la propria fottuta automobile?

E ci rendiamo conto di come cambia l’emergenza da inurbati a campagnoli?

E, di nuovo, quanto pensiamo di sopportare? O ci adatteremo? In fondo, basta rinunciare ad essere liberi…

ps: se siete religiosi, avete dei problemi grossi. ma non lo dite. Che è tutta colpa vostra…

Nota di costume torinese: dopo Craxi, la beatificazione di Giusi la Ganga. Italian Cialtrons.

 

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