Tra lazzi e sollazzi, assieme al fido Colomb, oggi si discetta dei rapporti di coppia e dei soliti becchini biancovestiti… Quakche spunto interessante…
E’ successo in piazza Santa Maria. Sono volati pugni ed è spuntato anche qualche bastone. L’esponente del Bruno colpito alla testa.
TRENTO. Doveva essere una tranquilla “passeggiata serale” quella promossa dal collettivo transfemminista di Trento, e così è stato per un lungo tratto e per quasi due ore. Poi l’aggressione in piazza Santa Maria, quando un gruppo di esponenti del movimento anarchico ha accerchiato alcuni militanti del Centro sociale Bruno. Ed è iniziata la rissa.
Il corteo, partito da piazza Pasi alle 18.30, ha attraversato la vie del centro. Ma già all’altezza di piazza Duomo, appena imboccata via Cavour, qualcuno avrebbe iniziato a provocare i ragazzi del centro sociale: “sputi e spintoni”, affermano alcuni testimoni.
“Abbiamo cercato di non raccogliere la provocazione – affermano – per poi decidere, una volta conclusa la manifestazione, di allontanarci in gruppo verso il centro sociale”. Ma in piazza Santa Maria, verso le 20.30, il gruppo è stato assalito, sono volati pugni ed è spuntato anche qualche bastone.
A farne le spese, più di altri, è stato Stefano Bleggi, esponente storico del centro sociale, che è finito a terra colpito alla testa. Un medico, sul posto, ha subito cercato di prestare il primo soccorso, in attesa dell’ambulanza che lo ha poi trasportato all’ospedale Santa Chiara.
Gli anarchici, dopo l’aggressione, si sono subito dileguati. “E’ successo tutto in fretta”, spiegano alcune persone che hanno visto quanto è successo.
Non sono chiare le ragioni che hanno portato a questo scontro, ma l’azione ha sicuramente rovinato la conclusione dell’iniziativa. Subito dopo il fatto, la manifestazione si è sciolta. Alcuni hanno raggiunto Bleggi in ospedale mentre altri si sono diretti verso il Centro sociale Bruno. Le condizioni del ferito non destano preoccupazione.
W l’ immigrazione selvaggia. Dà lavoro ai dipendenti pubblici. Emma Bonino in sintesi. Ma non solo Emma Bonino. Ricordiamo anche a Bergamo, il sindaco PD Giorgio Gori con la sua frase choc: “Bisogna importare 8 milioni di immigrati per sostituire gli italiani”. La Lega di Matteo Salvini fa scoppiare la polemica contro le dichiarazioni deliranti del sindaco PD di Bergamo, Giorgio Gori. Quest’ultimo, infatti, aveva detto che a causa del calo demografico di 8 milioni di persone che sta colpendo la popolazione italiana, sarebbe necessario importare nel nostro paese un eguale numero di migranti. Dunque, secondo Gori, invece di rilanciare delle politiche per il lavoro e per le famiglie al fine di incentivare le nascite, sarebbe meglio sostituire una parte degli italiani con gli stranieri.
Queste posizioni hanno scatenato la reazione dei leghisti bergamaschi, che hanno deciso di lanciare una grande compagna contro il sindaco, attraverso dei giganteschi manifesti: “Invece che aiutare le famiglie, bergamasche ed italiane, a crearsi una famiglia, a fare figli, con tariffe ridotte e servizi ad hoc”, dichiaraAlberto Ribolla, capogruppo della Lega al Consiglio Comunale di Bergamo, “la soluzione di Gori è quella di importare 8 milioni di stranieri.
Dopo aver risposto con due lettere alle esternazioni del Sindaco, la Lega Nord di Bergamo”, continua Ribolla, “ha deciso di rendere nota la propria preoccupazione per le idee dannosissime che porta avanti (e
che ha ribadito martedì sera in una trasmissione su La7) attraverso la realizzazione di un maxi manifesto di impatto, che non lascia spazio ad interpretazioni.
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http://www.doppiozero.com/materiali/lorto-di-marine
L’irrésistible ascension de Marine Le Pen
Comprendre la FNisation des esprits, avec Valérie Igounet (17 min)
V. Igounet – historienne – M. Zlotowski
http://www.akadem.org/magazine/2016-2011/comprendre-la-fnisation-des-esprits-avec-valerie-igounet-03-03-2017-88457_4688.php
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http://www.akadem.org/magazine/2016-2011/comprendre-la-fnisation-des-esprits-avec-valerie-igounet-03-03-2017-88457_4688.php
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http://www.ildolomiti.it/cronaca/la-manifestazione-contro-la-violenza-sulle-donne-finisce-rissa-anarchici-contro-centro
Cronaca
La manifestazione contro la violenza sulle donne finisce in rissa. Anarchici contro Centro sociale. Bleggi al pronto soccorso
E’ successo in piazza Santa Maria. Sono volati pugni ed è spuntato anche qualche bastone. L’esponente del Bruno colpito alla testa.
TRENTO. Doveva essere una tranquilla “passeggiata serale” quella promossa dal collettivo transfemminista di Trento, e così è stato per un lungo tratto e per quasi due ore. Poi l’aggressione in piazza Santa Maria, quando un gruppo di esponenti del movimento anarchico ha accerchiato alcuni militanti del Centro sociale Bruno. Ed è iniziata la rissa.
Il corteo, partito da piazza Pasi alle 18.30, ha attraversato la vie del centro. Ma già all’altezza di piazza Duomo, appena imboccata via Cavour, qualcuno avrebbe iniziato a provocare i ragazzi del centro sociale: “sputi e spintoni”, affermano alcuni testimoni.
“Abbiamo cercato di non raccogliere la provocazione – affermano – per poi decidere, una volta conclusa la manifestazione, di allontanarci in gruppo verso il centro sociale”. Ma in piazza Santa Maria, verso le 20.30, il gruppo è stato assalito, sono volati pugni ed è spuntato anche qualche bastone.
A farne le spese, più di altri, è stato Stefano Bleggi, esponente storico del centro sociale, che è finito a terra colpito alla testa. Un medico, sul posto, ha subito cercato di prestare il primo soccorso, in attesa dell’ambulanza che lo ha poi trasportato all’ospedale Santa Chiara.
Gli anarchici, dopo l’aggressione, si sono subito dileguati. “E’ successo tutto in fretta”, spiegano alcune persone che hanno visto quanto è successo.
Non sono chiare le ragioni che hanno portato a questo scontro, ma l’azione ha sicuramente rovinato la conclusione dell’iniziativa. Subito dopo il fatto, la manifestazione si è sciolta. Alcuni hanno raggiunto Bleggi in ospedale mentre altri si sono diretti verso il Centro sociale Bruno. Le condizioni del ferito non destano preoccupazione.
Napoli https://www.youtube.com/watch?v=qjirnRgwexo
W l’ immigrazione selvaggia. Dà lavoro ai dipendenti pubblici. Emma Bonino in sintesi. Ma non solo Emma Bonino. Ricordiamo anche a Bergamo, il sindaco PD Giorgio Gori con la sua frase choc: “Bisogna importare 8 milioni di immigrati per sostituire gli italiani”. La Lega di Matteo Salvini fa scoppiare la polemica contro le dichiarazioni deliranti del sindaco PD di Bergamo, Giorgio Gori. Quest’ultimo, infatti, aveva detto che a causa del calo demografico di 8 milioni di persone che sta colpendo la popolazione italiana, sarebbe necessario importare nel nostro paese un eguale numero di migranti. Dunque, secondo Gori, invece di rilanciare delle politiche per il lavoro e per le famiglie al fine di incentivare le nascite, sarebbe meglio sostituire una parte degli italiani con gli stranieri.
Queste posizioni hanno scatenato la reazione dei leghisti bergamaschi, che hanno deciso di lanciare una grande compagna contro il sindaco, attraverso dei giganteschi manifesti: “Invece che aiutare le famiglie, bergamasche ed italiane, a crearsi una famiglia, a fare figli, con tariffe ridotte e servizi ad hoc”, dichiaraAlberto Ribolla, capogruppo della Lega al Consiglio Comunale di Bergamo, “la soluzione di Gori è quella di importare 8 milioni di stranieri.
Dopo aver risposto con due lettere alle esternazioni del Sindaco, la Lega Nord di Bergamo”, continua Ribolla, “ha deciso di rendere nota la propria preoccupazione per le idee dannosissime che porta avanti (e
che ha ribadito martedì sera in una trasmissione su La7) attraverso la realizzazione di un maxi manifesto di impatto, che non lascia spazio ad interpretazioni.